Più vado avanti e più mi rendo conto che il periodo a cavallo fra gli anni ’60 e gli anni ’70 sia stato il più creativo in assoluto sotto tutti in punti di vista, da quello più innovativo a quello più soggetto alle alterità divergenti. E non voglio tirare in ballo il solito discorso trito
Il primo album solista di Caetano Veloso ha segnato la nascita del movimento brasiliano artistico e culturalmente rivoluzionario denominato tropicália, di cui Veloso è stato protagonista assoluto. Lo scopo concettuale di questa corrente, astutamente sediziosa, era quello di modernizzare la cultura popolare brasiliana e, attraverso la musica, la poesia, il teatro e il cinema, mettere
Nel suo terzo album in studio Sail Away Randy Newman riuscì a trovare il giusto bilanciamento tra il pop orchestrato del suo debutto e l’approccio più essenziale e orientato al rock di 12 Songs, riuscendo a portare nuova linfa ad entrambi i lati della sua personalità musicale. Grazie all’ispirato ciclo di canzoni presenti in Sail
Francesco Currà è uno di quegli artisti tanto geniali quanto incompresi e relegati in un limbo per pochi cultori e appassionati. Lui non nasce come musicista. Solo in seguito scoprirà di avere un originale quanto insolito talento artistico. Calabrese, originario di Lamezia Terme, si trasferisce a Genova e trova lavoro come operaio all’Ansaldo. La sua
“Mai gli Stones avrebbero avuto la sfrontatezza di pubblicare un simile orrore in Gran Bretagna”. Con questo ironico commento, Keith Richards accoglie l’uscita di December’s Children negli ultimi mesi del 1965. Eppure il laconico commento del chitarrista appare esagerato ancora oggi. Pubblicato solo per il mercato statunitense sulla scia dell’enorme successo di Out Of Our
Formatisi a San Diego, California nel 1966, gli Iron Butterfly realizzarono una miscela interessante di hard rock e trame ornamentali condite di acido. Incisero il loro primo e pesante album Heavy (1968) come quintetto ma, quando venne pubblicato, tre componenti avevano levato le ancore. Il tastierista e cantante Doug Ingle e il batterista Ron Bushy
Il 23 dicembre del 1964 i Beach Boys stanno lasciando in volo Los Angeles per intraprendere un breve tour invernale. Quell’anno, per i ragazzi di Hawthorne, era stato ricco di soddisfazioni e di successi. I numeri uno in classifica non erano mancati grazie al singolo I Get Around e all’album Concert. Il disco All Summer
Non si trovano su Spotify, mentre su Bandcamp va già meglio perché almeno Shapuno Zoo e City Of Mirrors compaiono. Nessuna rivista di settore italiana, che sia cartacea o online, li ha mai trattati. Ricordo soltanto un articolo su un vecchissimo Blow Up e poi basta. A fare un giro su Discogs o e-Bay si