COBRA FAMILY PICNIC
"Magnetic Anomaly"
(Cardinal Fuzz / Sky Lantern, 2017)

I Cobra Family Picnic sono una band di Tucson, Arizona, che nel 2015 hanno prodotto il loro primo EP dal titolo Music For Lava Lamps e quest’anno in maggio il loro primo album Magnetic Anomaly in una coproduzione delle case discografiche Cardinal Fuzz e Sky Lantern Records.

Il brano di apertura, Draags, è un trip lisergico ed ossessivamente ipnotico che si apre con una registrazione originale della NASA del lancio dello shuttle Apollo. Le chitarre caricate di fuzz tessono modelli nebbiosi e le voci silenziose, quasi impercettibili producono un’atmosfera generale rilassata ma allo stesso tempo altamente infettiva. Interplanetary Travel 001 è una magistrale composizione degna della Berlin School, con un susseguirsi di ritmi drone ed elettronici che si combinano con vocalizzi stranamente confusi. In Elysium si ritrova la chitarra fuzzy, questa volta in combinazione con alcuni tamburi tribali ed un rumore statico di feedback che ci trasporta in una sorta di danza primordiale ed ipnotica. Interplanetary Travel 011 è un soggiorno soprannaturale nel mondo dei synth e del drone con echi di chitarra lungo tutto il pezzo. Le pulsazioni elettroniche che simulano il canto degli uccelli poi generano una bellezza bucolica. Frost è la traccia d’ispirazione kraut “Made in Can”, si presenta come una tempesta elettrica a ciel sereno, selvaggia ed energica, il ritmo incalzante generato dal perfetto rapporto chitarra/batteria, caricato da voci palpitanti, riformulano in chiave contemporanea il vortice sonoro seventies. Gilgamesh delinea il compimento della continua metamorfosi dell’album, la chitarra psichedelica è accompagnata da una linea di basso che si lancia come un martello pronto a colpire. Il ritmo è travolgente, echeggiano suoni space che catapultano continuamente l’ascoltatore in un baratro Hawkwind. Come nelle precedenti tracce, in Interplanetary Travel 111, ultimo intermezzo, per giunta il più astratto, i Cobra Family Picnic abbandonano la psichedelia per un approccio più minimalista. Moody Mountain’ dipinge un paesaggio sonoro fatto di vastità e spazi vuoti in cui traspare una certa eleganza, che provoca sin dall’inizio una sensazione di isolamento e solitudine. L’album è condotto in un close-up da Contact, un suono costruito su una base krautrock con batteria metronomica e sintetizzatori sbalorditivi, su cui il feedback ed il riverbero della chitarra fanno magie.

Magnetic Anomaly è un’opera di genio. Un cocktail di stili con molti richiami alla tradizione psichedelica e kraut da cui emerge è una progressione di sorta attraverso diverse emozioni ed impostazioni che nell’insieme provocano una decisa sensazione di soddisfazione.

Daniele Carcavallo