FLEXY NEWS
Febbraio 2021

Davvero un inizio anno sorprendente musicalmente parlando, pieno di novità e quindi non perdiamo tempo. Secondo album per gli Shame, band proveniente dal sud di Londra, dalle sonorità spigolose tipiche del post-punk; “Drunk Tank Pink” segue a distanza di tre anni dall’ottimo esordio “Songs Of Praise”. Da Bristol il post-punk/noise dei Lice con “Wasteland”. Da Berlino il kraut-rock dei Camera con “Posthuman”. Omonimo esordio per i Purple X, quartetto proveniente da Oslo dedito ad un death-rock piuttosto punk. Alco Degurutieni è un artista sperimentale di Osaka, Giappone, il suo “Dark Mondo” lenisce dalla nostalgia di Tom Waits. Disco omonimo anche per i Black Foxxes via Search & Destroy. Album tributo a Billie Holiday per il songwriter M. Ward, “Think Of Spring” è suonato come sempre alla sua maniera tra folk e visioni notturne. Arriva da New Orleans una nuova coppia carica di sex-appeal che si fa chiamare The Luxurious Faux Furs, al secolo Jessica Melain e Josh Lee Hooker; il loro “Like A Real Shadow” è un devastante rock’n’roll intriso di blues che rimanda ai Royal Trux. Sullo stile degli Psychic TV periodo psych-trance cEvin Key con “xwayxway”. “The Future Bites” è il sesto lavoro da solista per l’ex frontman dei Porcupine Tree Steven Wilson sempre in bilico tra psichedelica sognante ed atmosfere progressive. L’ex Japan Richard Barbieri, anche lui negli anni ’90 con i Porcupine Tree, pubblica “Under A Spell”. Ed a proposito di nomi che hanno militato in importanti formazioni, il gallese Andy Bell (Oasis, Ride, Hurricane #1) pubblica “The View From Halfway Down”. Ottimo second album per Martin Gore intitolato “The Third Chimpanzee” pubblicato dalla Mute Records; gli echi tribali dei primi Test Dept e gli sperimentalismi dell’Esplendor Geometrico si coniugano perfettamente al blues e all’elettronica.

Usciranno il prossimo 8 marzo “The Glow Of Desperation” degli Autumn Tears ed il 2 aprile “Landslide” degli svizzeri Veil Of Light che nel frattempo hanno rilasciato il singolo The Prayer Wheel. Graditi ritorni per Rolling Stones con l’EP “R&B”, The Residents con “In Between Dreams/Live In San Francisco” via Cherry Red registrato nel 2018, per i gothic-wavers The Last Cry con “Lifeline” e soprattutto per l’ex frontman dei Dead Kennedys Jello Biafra fermo dal 2014; il nuovo “Tea Party Revenge Porn” esce come Jello Biafra And The Guantanamo School Of Medicine, ovvero 2/3 dei Victims Family, per la sua storica etichetta Alternative Tentacles. È tra gli scaffali dal 19 febbraio “Live At St. Helens Technical College ’81” dei Fall, ennesimo fondamentale documento postumo della band di Mark E. Smith. Raccolta di outtakes per The Big Country intitolata “The Compulsion Years: Demos”. Il nuovo Mini LP dei Deacon Blue “Riding On The Tide Of Love”, 8 canzoni per la durata di 30 minuti è già al 1° posto in Scozia ed al 4° in Inghilterra a conferma dell’immutata classe del gruppo scozzese. Dopo “Muscle (4-Track Sampler)” a nome The The uscito il 15 gennaio, colonna sonora dell’omonimo film girato dal fratello di Sir Matt Johnson Gerard, viene ristampato su CD un nastro dell’artista registrato tra il 1978 ed il 1979 dal titolo “See Without Being Seen”.

Singolo per Chelsea Wolfe in compagnia di Emma Ruth Rundle intitolato Anhedonia mentre “Parlez-Vous Hate?” è il nuovo albo di ROME che sembra non conoscere pause. I Black Country, New Road sono un’ensemble di 7 elementi proveniente da Brixton, il loro “For The First Time” è un post-punk nervoso sullo stile dei This Heat e dei Birthday Party che sta entusiasmando non poco l’esigente pubblico britannico. “Distress” è l’album di debutto, che segue all’EP “Night Is Mine”, degli Ultra Sunn, duo proveniente da Bruxelles. Il 31 gennaio è uscito “La Pluìe” dei francesi (Parigi) Poésie De Nuit; contemporaneamente al singolo il gruppo, composto da Leila Venus e Raymond Nelson, rende disponibile su piattaforma digitale l’album “Meine Helle Liebe”. “Live At Pappy & Harriet’s: In Person From The High Desert” del soul-man Nick Waterhouse è una registrazione dello scorso 24 luglio tra jazz, r&b e garage-beat dei ’60s. “Spare Ribs” è il nuovo disco degli Sleaford Mods, duo di Notthingam dalla forte attitudine punk che sta riscontrando i consensi della critica internazionale non nascondendo la propria natura proletaria accompagnata da forti liriche di denuncia. “Must Be Destroyed!” è l’ennesimo shock su disco per i Reptilians From Andromeda, band turca tra garage-punk e death-rock; l’album è una registrazione dal vivo al Karga Bar di Istanbul.

Carta stampata: Stefano Gilardino, dopo la parentesi dedicata al punk in Italia presenta “Shock Antistatico. Il Post-Punk Italiano 1978-1985” un lungo viaggio tra i fiori del male sbocciati nel nostro paese dopo il ’77 dalle metropoli alle periferie. Massimo Padalino ci parla di Nick Cave in “Bad Seeds: La Ballata Di Re Inkiostro”. Autobiografia invece per Dome La Muerte intitolata “Dalla Parte Del Torto” pubblicata dalla Agenzia X.

Ristampe: due importanti uscite in Casa Area Pirata, la label di Pisa pubblica nel solo formato vinile “Shaking Street”, leggendario secondo album dei Sick Rose del 1988 e “Prehistoric Recordings” degli Outta Place che racchiude un demo del 1983, il primo Ep del 1984 su Midnight ed alcune tracce live. La Les Disques Du Crepuscule ristampa per il 40ennale dalla sua uscita “From Brussels With Love” nel formato 2CD con l’aggiunta di ben 18 brani extra. “Staring At The Rude Boys. The British Ska Revival 1979-1989″ è un importante documento sulla scena legata alla 2Tone edito dalla Cherry Red Records. Sempre per la storica etichetta indipendente londinese è edito “Children Of The Sun. The Complete Recordings 65-66” dei Misunderstood, gruppo molto amato ai tempi da John Peel ricomparso in pieno revival neo-psichedelico sulle compilation della Bam-Caruso legate ai ’60s. Special edition anche per “Brothers” dei Black Keys in un box-set contenente oltre all’album ben 9 singoli separati. Retrospettiva per i canadesi The Mahones, combo tra Clash e Pogues nato sul finire degli anni ’80 proprio il giorno di San Patrizio; “This Is All We Got To Show For It” il titolo. Si ricompone sotto la sigla Lost Horizon il binomio 4AD tra Simon Raymonde (Cocteau Twins) e Richie Thomas (Dif Juz) già in This Mortal Coil; “In Quiet Moments” esce per la Bella Union dello stesso Raymonde ed è un omaggio colto all’avanguardia jazz intriso di atmosfere tipiche proprio dell’ex etichetta di Ivo.

Pianeta Italia: esordio omonimo su LP per i Dust & The Dukes tra blues lisergico e stone-rock. Nuovo singolo per i Nomotion; “Something Out There” vede come ospite lo svedese Rob Coffinshaker, nome di punta della scena death-country europea. In attesa che venga finalmente licenziato il terzo album in studio, come più volte scritto pronto da tempo, i Black Veils pubblicano il singolo Lamourlamort che include anche un remix della stessa canzone fatto dagli Hapax. A distanza di un anno la statunitense Whiplash Records rilascia una seconda pubblicazione per Gene Crazed dopo quella omonima a nome Gene Crazed & The Red Devils; il nuovo disco dell’artista proveniente da Foggia, molto conosciuto ed apprezzato nell’ambiente rockabilly internazionale, esce come Gene Crazed & The Rockabilly Butchers e, rispetto al precedente lavoro, pur dando maggior spazio alle sonorità ’50s, l’attitudine punk del terzetto resta inalterata. Torneremo a parlare di loro prossimamente con una più ampia “retrospective” del rocker. Restiamo a Foggia con l’etichetta discografica Radio Spia diretta dal tecnico del suono Marco Maffei, per la label si rinnova la collaborazione con Andrea Chimenti nel singolo What A Wonderful, edito come The Alpha States & Andrea Chimenti. Alla stesura finale collaborano tra gli altri alcuni musicisti della città tra cui Alessandro Brescia (Sis Felix), Giovanni Mastrangelo (Neolitichs, Follorum Ensemble, Favonio), Angelo Di Gioia ed il noto batterista Piero Monterisi.

E chiudiamo con il disco del mese, “In A Summer’s Silence” degli Inanis Yoake progetto formatosi a Londra nel 2020 e composto dal DJ/musicista romano Simone Skeleton e dalla pianista nipponica Risa Hara, il loro album d’esordio pubblicato dall’italiana SPQR Records si avvale di un illustre parterre di ospiti tra cui sua maestà Tony Wakeford ed è sospeso tra atmosfere malsane tipiche del folk apocalittico che rimandano inevitabilmente ai Sol Invictus di “Trees In Winter”. Di questo disco andremo a parlarne più approfonditamente nelle prossime recensioni del Magazine.

Luca Sponzilli