PINHDAR
“Humans”
(Fruits De Mer Records, 2024)

Reduci dall’ottimo Parallel, con il quale hanno ottenuto gli elogi dalle più importanti riviste musicali e gli unanimi consensi da parte di critica e pubblico, i Pinhdar tornano, a distanza di tre anni, con il singolo Humans, promenade accompagnata da un sublime quanto evocativo video, anteprima al secondo album A Sparkle On the Dark Water previsto per il prossimo 22 marzo. Ma facciamo un passo indietro. La band, sostanzialmente un duo composto da Cecilia Miradoli, voce/keyboards, e da Max Tarenzi, chitarre/synth, si forma a Milano dalle ceneri dei Nomoredolls, formazione indie-wave del sottosuolo underground meneghino.

La coppia artistica, promotrice tra l’altro di un importante festival internazionale (“A Night Like This”) accresce attraverso la promozione “Live!” il proprio background sviluppando un suono dove convivono elettronica, rock alternativo, singolarità eteree e trip-hop. La co-produzione di un mago della console quale Mr Howie B contribuisce al successo di Parallel ma è sul palco che i Pinhdar dimostrano il loro talento tra scale non convenzionali, refrain palpitanti ed atmosfere luminescenti.

La Miradoli è senza dubbio una fra le più belle voci femminili dell’attuale panorama rock, elegante ed adamantina mentre le convincenti ed emozionanti chitarre, soffiano come una folata di vento. Durante il recente tour estivo in Gran Bretagna, i Pinhdar si fermano a Bristol per vivere gli umori e gli stati d’animo della città portuale nota per aver dato i natali a Massive Attack e Portishead, due ensemble che hanno fortemente influenzato i lavori fin’ora pubblicati. L’incontro, non casuale, con Bruno Ellingham, nome di punta del Bristol Sound, porta i tre a collaborare alla realizzazione di nuovo materiale da incidere, confrontandosi e definendo le idee pregresse.

Registrato e remixato ai Riverside Studios di Bath, Humans, primo estratto da queste sessioni di lavoro, esplora le difficili tematiche delle relazioni umane utilizzando un linguaggio fatto di quiete, efferatezza e pura poesia. Il brano rimanda, nella sua insofferenza e nelle ritmiche downtempo, alla meravigliosa A Prayer For England dei Massive Attack, canzone contenuta nel gioiello 100th Windows ed interpretata con suggestiva intensità da Lady Sinead O’Connor, confermando ogni futura percezione.

Luca Sponzilli

 

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