SLAVES OF LOVE AND BONES
"Real Fake Music"
(I Make, 2015)

Slaves Of Love And BonesGli Slaves Of Love And Bones sono una giovane band avellinese nata nel 2013. Il primo lavoro è un concept album autoprodotto intitolato Liar, ma è con Real Fake Music che il gruppo inizia a fare sul serio, proponendo un sound oscuro: un ibrido tra elettronica e rock, con venature industrial, prog e, perché no, pop. Rilasciato ad ottobre, dalla I Make Records, il disco si snoda su sette tracce, dove il rapporto tra tecnologia e umano gioca un ruolo fondamentale.

L’album si apre con Everyday, cover del celebre brano di Buddy Holly. Il sound è decisamente diverso dall’originale: molto più freddo, sintetico, oscuro. I puritani potranno storcere il naso, ma la scelta, per quanto azzardata, mostra, senza inutili ricami, l’orientamento dei nostri. Nel prosieguo dell’EP, la band si lancia in diverse forme di sperimentazione strutturale, esaltando e destrutturando, a tratti, le contaminazioni citate in apertura. Le chitarre si fondono alla perfezione con i synth, la puntualità del basso e della batteria spianano la strada alla voce di ispirazione molkoniana. Filo conduttore delle restanti sei tracce, la telefonata che apre Answers, conclusa, poi, al termine di This Is A Paradox.

Real Fake Music è un prodotto che si lascia ascoltare con piacere, senza appesantire l’orecchio, pur presentando alcune imperfezioni tipiche di una band alla sua prima vera pubblicazione, colmate, tuttavia, da una resa live di grande impatto. Per quanto derivativo e, forse, senza una precisa identità (ma solo per ora!), il sound dei S.O.L.A.B. è comunque interessante e merita di essere approfondito. Sugli scudi pezzi come Inside e The Endness And Beautiful Forms. Gli Slaves Of Love And Bones sono: Luca Criscuoli (voce), Raffaele Caputo (chitarra, synth), Riccardo Iannaccone (batteria, octopad, synth), Daniele Ventola (basso), Claudio La Sala (chitarra, synth) e Amedeo D’Ambrosio (tecnico del suono). Ascolto consigliato!

Gerry D’Amato