FLEXY NEWS
Aprile 2020
Ben ritrovati con le nostre novità discografiche ed iniziamo con Morrissey che lo scorso 20 marzo ha rilasciato il nuovo “I Am Not A Dog On A Chain” album introspettivo dove l’artista racconta se stesso con gli stessi umori delle ultime produzioni sempre più lontane dalle sonorità del passato. Anna Calvi revisita “Hunted” disco uscito nel 2018 con un nutrito parterre di ospiti d’eccezione tra cui Courtney Barnett, Joe Talbot e Charlotte Gainsbourgh. Terzo album solista per l’ex-Pavemnet Stephen Malkmus intitolato “Traditional Tecniques” e terzo disco su Anti-records per Dream Syndicate “The Universe Inside” session di 80 minuti registrata senza pause in presa diretta. Diamanda Galas dopo esser rientrata in possesso dei diritti del proprio catalogo ristamperà l’intera discografia rimasterizzando il tutto dai nastri originali; la prima uscita prevista per maggio sarà l’esordio del 1982 “The Litanies Of Satan”. Telex: anticipazioni per il prossimo Record Store Day con due dischi che riguardano David Bowie. Il primo “I’m Only Dancing (The Soul Tour ’74)” è una registrazione inedita al Michigan Palace di Detroit del 20 ottobre del 1974 in doppio vinile; il secondo “Changesnow Bowie” è una session di 9 canzoni registrate l’8 gennaio 1997 per la BBC in occasione del cinquantesimo compleanno del Duca Bianco. Quanto ad autobiografie è previsto l’8 maggio il nuovo di Mark Lanegan “Straight Songs Of Sorrow”. Nick Mason celebre batterista dei Pink Floyd reclutati Gary Kemp (Spandau Ballet) Lee Harris (Talk Talk, Bark Psychosis) Guy Pratt (Pink Floyd) e Dom Beken nei Nick Mason’s Saucerful Of Secrets sorta di supergruppo il cui riuscito intento è quello di riproporre live le composizioni dei Floyd pre-Dark Side Of The Moon, licenzierà il prossimo 20 aprile un doppio CD “Live At The Roundhouse” contenente due date sold-out del maggio 2019 tenutesi nell’omonima location londinese. Quanto a supergruppi il 14 febbraio è uscito l’omonimo album per The Third Mind, band fondata da Dave Alvin dei seminali Blasters a cui si aggiungono il bassista Victor Krummenacher (Camper Van Beethoven), il chitarrista David Immergluck (Counting Crows), il batterista Michael Jerome (Richard Thompson) e la cantante Jesse Sykes una via di mezzo tra Sandy Denny e Grace Slick; le loro sonorità sono debitrici tanto all’acid-rock dei 13th Floor Elevators e dei Grateful Dead quanto al blues di Paul Batterfield Blues Band. Non meno interessante, anche se il blasone è minore, l’eponymus album dei Dead Lips ovvero Lindsey Troy e Julie Edwards delle Deep Valley in compagnia di Wayne Coyne e Steven Drozn dei Flaming Lips, tra garage, folk e bizzarra psichedelia. Sotto la sigla The Wrangler si celano Stephen Malinder (Cabaret Voltaire), Ben Edwards (The Maths) e Phil Winter (Tuung) tre mostri sacri e maghi dell’hypnobeat; il loro “A Situation” viene rilasciato dalla Belle Union. Gradito ritorno per Sir. Alex Paterson e la sua creatura The ORB con “Abolition Of The Royal Familia”, 19esimo albo in studio; nel nuovo lavoro le atmosfere sono decisamente cupe e l’elenco dei musicisti ospitati è monumentale. Tra gli altri oltre al fido Gaudi compaiono Roger Eno, Youth, Michael Rendall, David Harrow, Andy Cain e Steve Hillage. Come gradito è il ritorno dei Deacon Blue ed il loro pop colto e sofisticato in “City Of Love”. Nuovo singolo per i Throwing Muses di Kristin Hersh intitolato “Dark Blue” che anticipa il nuovo disco “Sun Racket” in uscita il prossimo 22 maggio. Esordio solista per Jehnny Beth, voce delle Savages, che ha registrato “To Love Is To Live” in vendita dall’8 maggio. Theo Teardo intanto ha pubblicato un nuovo albo intitolato “Ellipses Dans L’Harmonie”.
Ristampe: esce un cofanetto in tiratura limitata di 12.000 copie contenente 15 CD per i Grateful Dead di Jerry Garcia intitolato “June 1976”; nei dischi sono raccolti cinque show del gruppo mai pubblicati tenutisi tra l’11 e il 19 giugno dello stesso anno tra Boston, New York e Passaic. La storica Cherry Red sembra non conoscere limiti in questa attività di re-editing arricchendo ogni pubblicazione di materiale inedito; per la label escono: John Cage “Lollipops” cofanetto di 3 CD, Monochrome Set “Little Noise 1990-1995” in 5CD box-set e The Primitives “Bloom! The Full Story 1985-1992” in 5CD box-set. E sempre per la stessa etichetta viene ristampato in CD special edition “Epic Garden Music” dei Sad Lovers And Giants contenente anche tutti i singoli antecedenti l’album. Su Manic Depression Records “Anthomologies Analog” dei glam-dark Les Tétines Noires. Via BMG l’antologia “Protest And Survive” dei Discharge, 40 anni di musica in 53 canzoni. In 500 copie “1971 … The Lost Album” dei newyorkesi Rain, band che avrebbe ispirato musicalmente un decennio più tardi Greg Prevost con i suoi Chesterfield Kings. Re-issue via Mute Records per i due lavori solisti di Rowland S.Howard “Teenage Snuff Film” e “Pop Crimes”; entrambe le edizioni escono come 3 sided double vinyl in limited edition odi 1000 copie con download code incluso. Via N.E.R. la nuova edizione per Death In June del disco che chiudeva i loro anni ’80 ristampato come “The Wall Sf Sacrifice Plus” a cui è abbinato un 7″ con 3 brani tante quante le bonus incluse nel CD in gatefold sleeve. Antologia anche per una piccola meteora del punk italiano proveniente da Treviso, i No Submission con “Lie On The Ground 1979-81”, gruppo tecnicamente molto valido dalle cui ceneri nasceranno i Wax Heroes.
E spostiamoci nel nostro Bel Paese: via Swiss Dark Nights (l’etichetta svizzera di Valerio Lovecchio) “Omnia” degli Alma Mater sospeso in atmosfere oniriche; uscirà il 10 aprile “Film” di Orax e l’artista/DJ milanese con il suo mix tra new romantic e retro-wave si conferma uno dei migliori nel genere; sempre da Milano ma su riff metallici il nuovo RRimes Vc Cages” dei Double Bass Of Death con alla voce la DJ/scrittrice Numa Echos autrice delle liriche del singolo Empty; “The Moon Is A Dry Bone” è il nuovo disco dei napoletani Corde Oblique che ospitano alla voce nel brano La Strada Andrea Chimenti; Fabrizio Tavernelli (En Manque d’Autre, AFA) descrive apocalittici scenari del pianeta che coinvolgono anche il genere umano in “Homo Distopiens”; “Mala O” riporta in auge il progetto post-industrial Cordis Cinti Serpente del musicista barese Giovanni Lisi tra tematiche filo-ritual di scuola orridgiana; Rosalba Guastella, artista con trascorsi nei torinesi No Strange, è all’esordio solista con “My Little Songs”, disco edito dalla Rubber Soul che si muove tra ballate blues, psichedelia ed echi di Nico. E lasciamo l’Italia con la label friulana Old Europa Café che rilascia i nuovi lavori di Folkstorm “Nihil Total”, Nurse With Wound un 7″ intitolato “Arcane Reawakening” ed il nuovo capitolo degli Electric Sewer Age “Contemplating Nothingness” nucleo in origine formato dai Coil Peter Christopherson e Danny Hyde; il disco è dedicato proprio al compianto compositore ex TG e Psychic TV.
Ed al gruppo di Steven Stapleton si ispira Robert Haigh con il suo “Black Sarabande”. Suoni inquieti per la violoncellista Helen Money al secolo Alison Chesley già con Rachel’s Shellac e Bob Mould, nel suo “Atomic”; ricordano i suoni tra new nave e psichedelia provenienti da Liverpool gli Spectres di “Nostalgia”; senza tempo il sound del disco omonimo degli Spacelords tra Gong ed Ozric Tentacles; drone sognanti space-rock e profumi flower-power per il duo del Mitchigan Windy And Carl in attività da quasi trent’anni con “Allegiance And Conviction”; non propriamente un facile ascolto l’album dell’attrice Keeley Forsyth “Debris” dove sono ben evidenti le influenze di Scott Walker; ritorno alle sonorità dei primi lavori per King Dude con il nuovo “Full Virgo Moon”; quinto album per la cantante dell’Alabama Katie Crutchfield in arte Waxahatchee intitolato “Saint Cloud” che abbraccia il suono americano più rock; 7″ per David Lynch in compagnia di Jack Cruz e Dean Hurley “The Flame of Love” su Sacred Bones Records realizzato per il suo nuovo cortometraggio “What Did Jack Do?”. “Enter The Mirage” è il terzo album della band romana The Sonic Dawn via Heavy Psych Sound Records tra bordate di fuzz e distorsori quindi virata d’obbligo nel panorama garage-punk; vengono dal Guatemala i divertentissimi Phantom! con la loro miscela di rockabilly e surf nell’album di debutto “Diversiòn En Playa Terror”; dal sud della Francia gli ex Jerry Spider Gang Destination Lonely con “Nervous Breakdown” su Voodoo Rhythm ed il loro garage rock’n’roll riporta inevitabilmente al sound degli Stooges: dispersi tra le colline di Melbourne si muovono i Two Headed Dog quartetto australiano di chiara ispirazione ’70s che pubblicano “Fire Fire”, 7” tra blues, stoner e garage-rock. Per quanto riguarda la scena rockabilly old school quattro leggende che rispondono ai nomi di Slim Jim Phantom (Stray Cats), Tim Polecat (The Polecats), Smutty Smith e Danny B. Harvey (The Rockats) riuniti sotto la sigla 13 Cats pubblicano l’album “13 Tracks” in Hot Pink Vinyl. E chiudiamo le news di aprile con due nomi che mi sento di consigliare: Hilary Woods con le sue visioni intimiste tra notturne landscape espresse in “Birthmarks” e Jonathan Hultén che abbraccia la figura del songwriter nel malinconico “Chants From Another Place” dove la sua voce tra il sacro ed il profano esercita un fascino sognante.
Luca Sponzilli