Tag: John Cage

FLEXY NEWS 
Aprile 2020

Ben ritrovati con le nostre novità discografiche ed iniziamo con Morrissey che lo scorso 20 marzo ha rilasciato il nuovo “I Am Not A Dog On A Chain” album introspettivo dove l’artista racconta se stesso con gli stessi umori delle ultime produzioni sempre più lontane dalle sonorità del passato. Anna Calvi revisita “Hunted” disco uscito

OUTSIDER
Cosa resta della musica sperimentale oggi?
Terza Parte

Proviamo a definire “sperimentatori di oggi” quegli artisti che, dopo il neccessario assorbimento di informazioni e relativa interiorizzazione delle stesse, si determinano in una ricerca di orizzonti espressivi autopoietici, in alternativa a ciò che si indica come “sperimentatori” secondo la definizione storico-enciclopedica. Del resto, impegnarsi in esperimenti, in qualsiasi caso, implica un lungo percorso di

EX-SPERIMENTALE
"Cosa resta della musica sperimentale oggi?"
(Seconda Parte)

Nella prima metà del secolo scorso, in riferimento alle pratiche di sperimentazione artistica, si parla di avanguardia e nella seconda, di post avanguardia. È quindi corretto dire che oggi ci troviamo nell’età del doppio post? La musica sperimentale del nuovo millennio che deriva dall’avanguardia e dalla post avanguardia del ‘900 è post post avant? E

DI ESPERIMENTO IN ESPERIMENTO
"Cosa resta della musica sperimentale oggi?"
(Prima Parte)

Ad indicare determinate pratiche-esperimenti musicali esiste tutta una galassia di categorie-generi e sottocategorie-sottogeneri da mettere in ordine, non tanto per smania tassonomica, quanto piuttosto per circoscrivere con quanta più precisione possibile il soggetto trattato e il suo specifico ambito d’intervento artistico. Il termine musica sperimentale (experimental music) fu coniato dal compositore-musicista John Cage nel 1955,