CAPOLAVORI MUSICALI SENZA TEMPO
CAETANO VELOSO
"Caetano Veloso Album"
(Philips, 1968)

Il primo album solista di Caetano Veloso ha segnato la nascita del movimento brasiliano artistico e culturalmente rivoluzionario denominato tropicália, di cui Veloso è stato protagonista assoluto. Lo scopo concettuale di questa corrente, astutamente sediziosa, era quello di modernizzare la cultura popolare brasiliana e, attraverso la musica, la poesia, il teatro e il cinema, mettere in luce quella società così come appariva all’epoca. Veloso e altri tropicalisti, come Gilberto Gil, mescolavano la musica popolare tradizionale del Brasile con la cultura pop internazionale e il rock psichedelico, incorporando praticamente tutto ciò che passava per la loro mente. Puntavano ad incarnare l’insolente risposta brasiliana al neo rock attraverso dosi irresistibili di una bossa nova psichedelica, armoniosa, barocca e orchestrale. Questo coloratissimo incrocio sociale, culturale e musicale venne ritenuto decisamente controverso e pericoloso da molti conservatori dell’epoca e dalla dittatura militare che governava il paese e che, nel 1969, avrebbe portato all’arresto e all’esilio forzato a Londra di Caetano Veloso. Un fatto drammatico che consolidò il suo status leggendario avviandolo a una straordinaria carriera.

Dopo l’uscita e il grande successo del poema pop psichedelico Alegria, Alegria come singolo nel 1967, Veloso mirava a pubblicare un album con l’intento di superare addirittura il Sgt. Pepper beatlesiano in termini di creatività. Il risultato è questo gioiello unico formato da 12 tracce con classici come la già citata Alegria, Alegria, la deliziosa e ironica Superbacana, l’ammaliante Clara, il movimento tremolante di Clarice e la latina Soy Loco Por Ti America. Il brano di apertura Tropicália è una perla in grado di riassumere, in modo meraviglioso, le tematiche dell’intero movimento. In realtà il suo titolo venne preso in prestito da un’installazione dell’artista visivo Hélio Oiticica, stimolante agli occhi di Veloso.
Subito dopo l’uscita di questo album, il termine tropicália, con lieve irritazione dello stesso musicista, divenne il nome usato dai media per descrivere l’intero movimento brasiliano. Oltre all’unicità musicale e all’inventiva dell’album, ciò che colpisce l’ascoltatore è la qualità eccellente dei testi, scritti da poeti di spicco come Capinam, Ferreira Gullar e, naturalmente, lo stesso Veloso. Testi che, il più delle volte, potevano vivere in autonomia come poesie. Grazie alla sua qualità artistica, nonostante il suo status di primo album di tropicália ed esordio di Caetano Veloso, questo lavoro rimane un classico assoluto e uno degli album più importanti della storia della musica popolare brasiliana.

Marco Galvagni

 

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Alegria, Alegria

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