Tag: Marco Galvagni

PAUL MCCARTNEY & WINGS
“One Hand Clapping”
(Capitol Records, 2024)

Nell’agosto del 1974, mentre Band On The Run rimaneva stabilmente in vetta alle classifiche mondiali, Paul McCartney e i suoi Wings erano impegnati agli Abbey Road Studios per le riprese di un documentario e di un possibile album in studio dal vivo dal titolo di One Hand Clapping, che non venne mai pubblicato ufficialmente. Il

THE MAVERICKS
“Moon & Stars”
(Mono Mundo Recordings, 2024)

I Mavericks sono da sempre uno dei gruppi più distintivi e caratteristici della comunità della musica country e roots da quando si sono fatti notare con From Hell To Paradise nel 1992, per poi sfondare definitivamente, con What A Crying Shame, due anni dopo. L’aspetto più singolare che rende la loro carriera particolarmente interessante, stimolante

The Who
“Live At Shea Stadium 1982”
(Mercury Records, 2024)

Questa recente doppia ristampa audio del DVD/Blu-ray set del 2015, Live At Shea Stadium 1982, comprende il secondo spettacolo tenuto dagli Who il 13 ottobre 1982 nello storico stadio di New York. Presentato come il loro addio dalle scene, il tour di quell’anno vide il gruppo promuovere It’s Hard, un disco conflittuale e controverso in

NORAH JONES
“Visions”
(Blue Note, 2024)

Norah Jones ha chiamato il suo nuovo album in studio Visions perché molte delle idee musicali dalle quali ha tratto ispirazione, le sono apparse oniricamente nel cuore della notte, proprio quando la sua coscienza era confusa. Quel senso provato durante il sogno si trasmette nel prodotto finito, ma non nei modi associati comunemente a tale descrizione.

PEARL JAM
“Dark Matter”
(Monkeywrench / Republic Records 2024)

Ci sono cose delle quali non si riesce più a far senza. Sarà per via dell’abitudine, per la nostalgia, per troppo amore, per noia o per una sorta di attaccamento compulsivo. Questo discorso può valere tanto per la squadra del cuore, la pizza preferita o il telefonino quanto per i Pearl Jam. In quest’ultimo periodo

THE BLACK CROWES
“Happiness Bastards”
(Silver Arrow, 2024)

I Black Crowes sono ritornati, o meglio sono ritornate le ceneri di quel che era il gruppo negli anni ’90, con i fratelli Chris e Rich Robinson unici eredi della band. Evaporati gli altri musicisti che facevano parte del gruppo e che non erano certo dei comprimari, a partire da Steve Gorman alla batteria co-fondatore

R.E.M.
“Up – 25th Anniversary Edition, 2023”
(Warner Bros Records, 1998)

Up è il primo album dei R.E.M. senza il batterista Bill Berry e quello che in un certo senso ripudia l’eredità del sound dei dischi precedenti. È dominato da tastiere, percussioni in sordina, chitarre sepolte, melodie nascoste e notturne. Solo il singolo Daysleeper trova il gruppo in un territorio sonoro familiare. Ciò che colpisce dell’album

SPARKLEHORSE
“Bird Machine”
(Anti Records, 2023)

Quando la famiglia di Mark Linkous degli Sparklehorse ha scoperto il suo quinto album incompleto nell’archivio delle registrazioni lasciate dopo la sua tragica morte nel 2010, dovette prendere una decisione assai difficile: lasciarlo nello scrigno dei ricordi perduti o portarlo alla luce? Fortunatamente e saggiamente, alla fine, suo fratello minore Matt Linkous e la compagna

NEIL YOUNG
“Before And After”
(Reprise, 2023)

Before And After suggerisce, a partire dal suo stesso titolo, che Neil Young stia attraversando una sorta di nostalgico stato d’animo contemplativo in questa nuova e insolita avventura acustica, visto che una buona parte di esso lo vede guardare a ritroso fino ai suoi esordi. Tra queste tracce sono infatti presenti un certo numero di canzoni