THIRD LANE
“Jackals”
(Autoprodotto, 2023)

“Il cosmonauta della musica elettronica”.

Sei anni di Third Lane, hanno permesso di guadagnare a Luigi Guarnieri, leader del progetto, grazie ad una ricerca meticolosa del suono, un posto di primo rilievo nella scena “underground” elettronica internazionale. Jackals rappresenta l’atto conclusivo di una trilogia iniziata con A New Slant, album del 2017 e Sunflowers And Dust del 2020, produzioni che avevano già messo in luce le notevoli doti del compositore romagnolo e dei suoi compagni di viaggio. Quest’ultima fatica si configura come la più maestosa e matura, un “concept” album ispiratissimo, 13 song in cui la componente immaginifica e quella iperrealistica si fondono in un magistrale atto d’amore verso la musica, concentrata in 45 minuti di suite elettroniche, devote alle più significative origini della new wave anglosassone, tedesca ed italiana.

I Third Lane esordiscono nel 2017 in formato CD per la Montefeltro Edizioni Musicali con A New Slant, sono un trio formato da Luigi Guarnieri alle macchine e dai vocalist Serena e Peter Pecci. Il progetto si divincola abilmente tra sonorità kraut, italo, wave e synthpop. Si parte dai labirinti synthetici di I’m Still Growing, passando per i paradisi alieni di Victor’s Holiday (impreziosita dalla collaborazione compositiva dell’indimenticato Victor Life dei Fockewulf 190), passando per la catarsi vibrazionale di Ascent, fino alle distorsioni ultravoxiane dell’emozionante To Fill The Void Inside, arricchita dalle trame grafiche di Salvatore Nonnis (ancora Fockewulf 190).

Il secondo atto vede la luce nel maggio del 2020, Sunflowers And Dust è gradino superiore verso spazi siderali di genuina ispirazione, 13 illuminazioni che rimarcano, con incisività, le capacità di destreggiarsi con maestria da parte di Guarnieri tra i più svariati sintetizzatori. Dall’irruente e combattiva Born In A Summer alla robotica U BAHN, passando per le architetture krismatiche di Pogo Days (dedicata ai deliri anni ’80 del mitico Slego) fino alle rarefatte visioni bowieane di Throwing It All Away.

Jackals, edito a fine settembre 2023, conclude significativamente un percorso umano ancor prima che artistico, 13 canzoni che ci trasportano, al ritmo incessante di voce, chitarre e sintetizzatori, (Korg, Roland SH 201, Alpha Juno) nel vero “locus” del suono, in un universo fatto di male e bene, menzogna e verità, odio e amore. Dall’incipit marziale dei 3 minuti e 6 secondi di Jackals, solenne e severa, alla romantica Anthem, passando per il postpunk criminale e ballerino alla Fad Gadget di Just Stay On The Cabin (The Killer); incisiva Tarantinati, corre veloce come un hit dancefloor popolato da morfiniche sagome new romantic. Niente e nessuno può scalfire l’estro creativo del compositore romagnolo. Arriva Cosmonauts, proposta come singolo e video per il lancio del disco in rete su tutte le piattaforme digitali, un’atmosfera esoterica ed ancestrale fa da contraltare ad un battito marziale, per concludersi con un finale intriso di solennità (alla voce D.N.A. che non è parte dei Third Lane), Nude Dance si dipana lenta per proseguire poi minacciosa e insidiosa come una lama di coltello, robotica e schiacciante. La materia elettronica si fonde con l’anima, creando un suono che unisce mirabilmente Kraftwerk, Gary Numan e il John Foxx di Metamatic.

La seconda parte dell’album si apre con la notturna Timeleak, romantica e struggente, un gioiello che cede il passo alle propulsioni celestiali di Strange Meditations, 4 minuti e 3 secondi che ci trasportano in territori lontani, una sinfonia krautrock fluida e magmatica. L’amore per i primi Utravox e per i primi Krisma è tutto concentrato in A Matter Of Living, nostalgica ed evocativa (la voce è della vocalist Serena, moglie di Guarnieri); Continuum invece è una perla di raro splendore. Chiudono l’album la chitarristica The Harbour, ipnotica, desolata e rassegnata, è senza dubbio uno dei momenti più alti del disco, terminano la struggente Warm Memories, quasi un inno agli anni ’80, e The Day Until Tomorrow, una poesia oltre che una dedica, che apre uno spiraglio di luce al termine di un percorso che il nostro cosmonauta ha fatto con devozione e coraggio. L’innata capacità creativa di Luigi Guarnieri e l’abilità nel raggiungere vette compositive di assoluta competenza ci portano a ragionare sul mondo in cui siamo e sulle verità che spesso dimentichiamo. Percorrendo una terza corsia, con la potenza della sua musica, Third Lane compie l’ultimo atto, invogliandoci ad elevarci, osservando “oltre” il visibile e riportando l’elettronica odierna ad un livello “alto”, come un dono che si tinge di una regale eternità.

Mark Frastuoni

 

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