PERFECT SENSE
(Regia di David Mackenzie, 2011)

Una poetica storia d’amore tra un cuoco ed una epidemiologa, interpretati da Ewan McGregor e Eva Green, sullo sfondo di una tragica e apocalittica pandemia. Un film diretto da David MacKenzie, uscito nel 2011, quando il mondo, neppure nei peggiori incubi immaginava quello che avremmo vissuto esattamente 10 anni dopo. Eppure la pellicola non potrebbe essere più attuale, considerato che l’infezione che racconta provoca la scomparsa, uno alla volta, di 4 sensi del corpo umano. Esposti come siamo al costante bombardamento di immagini, rumori e parole, cattivi odori e cattivo gusto, la perdita di queste facoltà non può che condurci ad un ripensamento dei rapporti umani.

La perdita dell’olfatto cancella i ricordi che gli odori riportano alla mente, la mancanza del gusto toglie all’uomo la gioia di cibarsi con piacere e convivialità e ci avvicina agli animali, lasciandoci solo l’istinto di nutrirci per non morire di fame. La perdita dell’udito è conseguenza della rabbia che cova in noi, degli attacchi d’ira subiti e perpetrati e che per tutta risposta non sentiremo più, a causa di un virus misterioso che sta precipitando l’umanità in un baratro. La vista è il senso che scompare per ultimo, per permetterci di vedere ciò che rimane, chi è sopravvissuto e come affronta il futuro.

Il virus prima regala istanti di calore, perdono e accettazione reciproca e poi di colpo lascia il mondo nell’oscurità. Perfect Sense è un thriller romantico e fantascientifico, una parobola distopica del declino della razza umana, della perdita della propria coscienza spirituale. La sceneggiatura è un po’ traballante ma il film contiene una grazia e una poesia che, a dispetto dei temi trattati, lascia addosso un senso di rassicurante malinconia, quella sensazione che nonostante tutta la sofferenza che l’umanità è capace di autoinfliggersi, avrà sempre, nel profondo dell’animo, un granello di amore che ci salverà dall’era glaciale dello spirito.

Nino Colaianni

 

Trailer italiano

Scena finale