THE SMILE
“Wall Of Eyes”
(XL Recordings, 2024)

Allontanatosi ulteriormente dalle coordinate astrali Radiohead, il curricolo The Smile, progetto del duo Thom Yorke/Jonny Greenwood in orbita dal 2021, con il nuovo album Wall Of Eyes, conferma le ottime impressioni/percezioni ricevute dall’ascolto del precedente debut-biz A Light For Attracting Attention. Il terzetto, completato da Tom Skinner batterista jazz co-fondatore dei Sons Of Kemet, naviga liberamente fra variegate forme sonore sature di invasività psichedelica, ritmi bossa nova (Wall Of Eyes), nebulose cariche di elettricità “fluorescente” perturbate da chitarre muriatiche (Bending Hectic), influenze à la Caravan (Read The Room, Friend Of A Friend, You Know Me!), pionieri del Canterbury sound o Canterburied sounds/progenitori dei Soft Machine, futuribili coaguli math-rock (Teleharminic) ed intriganti elementi classici (Under Our Pillows, I Quit) arricchiti dal contributo strumentale (archi, clarinetti, flauti, sax) della London Contemporary Orchestra.

Il tutto ben bilanciato e, digressione personale, gran merito va dato al chitarrista/ polistrumentista Greenwood, uno dei pochi artisti rock in circolazione rispettato anche negli ambienti jazz/fusion e della classica contemporanea. Rispetto al recente passato (Nigel Godrich) cambia anche l’equipaggio della console affidata a Sam Petts-Davies, produttore e sound engineer inglese già al lavoro con lo stesso Yorke per la colonna sonora del film “Suspiria” (2018), scelta/opportunità di esplorare ulteriormente confini in perenne congiunzione con mondi paralleli. 45 minuti divisi in otto momenti, una moderna cultura aperta ai molteplici risvolti musicali dall’elevato valore qualitativo in grado di declinare figurazioni dense, o liquide, marcate di forza d’intrattenimento.

Luca Sponzilli

 

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