R.E.M.
“Up – 25th Anniversary Edition, 2023”
(Warner Bros Records, 1998)

Up è il primo album dei R.E.M. senza il batterista Bill Berry e quello che in un certo senso ripudia l’eredità del sound dei dischi precedenti. È dominato da tastiere, percussioni in sordina, chitarre sepolte, melodie nascoste e notturne. Solo il singolo Daysleeper trova il gruppo in un territorio sonoro familiare. Ciò che colpisce dell’album è che non appare come una nuova partenza drammatica dopo l’abbandono dello storico batterista. Anche senza il sound caratteristico delle chitarre di Peter Buck, suona come i R.E.M., anche se in questo frangente i R.E.M. cercano, a tratti, di essere più avventurosi e alla moda. In una certa misura questo è un bene, dal momento che dimostra che la band ha sviluppato un suono caratteristico più elastico di quanto molti avrebbero previsto e che sono abbastanza abili da correre dei rischi con il loro suono. E lo fanno con successo.

Up appare in definitiva un disco completo e sicuramente variegato. Il lavoro professionale di abili produttori di dischi. Ma è anche il risultato finale di uno sforzo difficile: per la prima volta sembra che i R.E.M. stiano cercando di recuperare e di mantenere intatto il loro status. Ci sono momenti in cui puntano a stupire l’ascoltatore come nell’inquietante apertura di Airportman, nell’oscura e seducente Suspicion o nell’indefinita You’re In The Air. Altri in cui rileggono la tradizione a loro modo come nel pastiche alla Brian Wilson di At My Most Beautiful o si muovono in territori più ordinari come nelle più familiari Lotus o Walk Unafraid. La maggior parte di Up, tuttavia, si colloca in una zona d’ombra estremamente instabile e lunatica proponendo canzoni, assolutamente ben realizzate, ma che non riescono a fare impressione o a farsi amare completamente perché non corrono abbastanza rischi.

E questo aspetto fondamentale, in definitiva, è ciò che distingue questa nuova incarnazione a tre dei R.E.M. Il secondo disco di questa nuova edizione, sorprendentemente, non contiene alcun demo. Un vero peccato visto che sarebbe stata un’occasione davvero interessante scoprire le prime incisioni datate 1997, quando Bill Berry era ancora un membro ufficiale del gruppo. Troviamo invece un concerto completo e inedito registrato durante la partecipazione alla serie TV “Party Of Five”, nel febbraio del 1999. Durante questa esibizione i R.E.M. avrebbero dovuto presentare una sola canzone ma finirono per suonare per un’ora intera. La registrazione dello show risulta piuttosto rilassata offrendoci l’istantanea di una band che ha finalmente ritrovato uno stato di tranquillità dopo un periodo difficile ed incerto e che si diverte a suonare, di fronte ad un pubblico di fan, nuove canzoni come Walk Unafraid, The Apologist e Parakeet o classici come Losing My Religion, Man On The Moon e una versione emozionante di Country Feedback che da sola vale l’acquisto.

Marco Galvagni

 

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