SESSION AMERICANA
(Campolongo Maggiore (VE), Teatro Civico di Bojon, 7 marzo 2024)

Session Americana sono un gruppo di artisti che eseguono una musica che spazia tra vari generi, dal folk alla roots music, rock, blues e americana, originari di Cambridge, Massachusetts. Attivi sulla scena da vent’anni, hanno appena pubblicato il disco The Rattle And the Clatter Twenty Years (So Far) Of Session Americana, una raccolta dei loro brani più caratteristici della loro lunga carriera e produzione discografica che conta ben 13 uscite. Nati nel 2004 come band residente al Toad, un pub di Cambridge, da allora non si sono più fermati e tra jam session, tour negli Stati Uniti e in Europa, trasferimenti in Irlanda, abbandoni e ritorni di alcuni membri, ospiti frequenti con collaborazioni sul palco e vero segno distintivo della band, il gruppo negli anni si è trasformato in una sorta di collettivo musicale fino al gennaio 2016, anno di svolta, in cui, intorno al lavoro per il disco Great Shakes, si è cristallizzata la presenza di elementi fissi. Attualmente il gruppo stabilizzato a Boston, è composto da Dinty Child, Jim Fitting, Jon Bistline, Billy Beard, Ry Cavanaugh, tutti polistrumentisti e cantanti affermati con collaborazioni importanti nel loro background. Ospite del gruppo in questo tour Eleonor Buckland alla voce, chitarra e violino, già componente delle Lula Wiles, trio folk rock di Boston, che con tre album acclamati dalla critica, si sono affermate tra i migliori gruppi della scena musicale acustica.

Attualmente i Session Americana sono in tour in Europa per promuovere la loro musica, in Italia hanno suonato in sei date. Noi di Frastuoni abbiamo assistito al concerto di giovedì, 7 marzo 2024 presso il Teatro Civico di Bojon a Campolongo Maggiore in provincia di Venezia. Deus ex machina dietro al concerto dei Session Americana è da registrare la presenza di un musicista eclettico, l’artista Andrea-Caterino Washboard Riccardi che con la sua band The Fireplaces, camicia bianca, coppola e bretelle, in stile Peaky Blinders, hanno aperto la serata scaldando un pubblico di circa 150 persone con uno show onesto e ruvido quanto basta. Subito dopo sul palco, senza troppi complimenti, si sono presentati gli attesissimi Session Americana, che hanno attaccato con la struggente I Can’t Get Out, seguita a ruota dalla bellissima cover di Carly Simon Coming Around Again che ci ha lasciato senza fiato. Pack Up The Circus, dall’omonimo album del 2015, ha messo in evidenza le doti canore di Cavanaugh e Eleonor Buckland che ha avuto anche uno spazio solista all’interno del concerto presentando alcuni brani dal suo ultimo disco You Don’t Have To Know. In un clima denso di emozioni, il pubblico è rapito dalla bellezza dello spettacolo e partecipa estasiato applaudendo, scorrono via via Beer Time, Making Hay e Love Changes Everythings, tutte canzoni contenute anche nel loro ultimo disco, in una sorta di autocelebrazione della loro musica.

Arriva invece dal loro North East la bellissima Merrimack County cantata dal batterista Billy Beard. La canzone si riferisce all’omonima contea e tutto il disco è composto esclusivamente da cover dei più grandi autori di quelle terre: James Taylor, Morphine, Pixies, Carly Simon fino a un’incredibile cover di Donna Summer. North East è un particolare omaggio alla loro terra d’origine il New England terra di frontiera, di sbarchi e partenze dall’Europa, in particolare dall’Inghilterra e dall’Irlanda. Gli Session Americana intanto continuano a macinare canzoni sul palco del piccolo Teatro Civico di Bojon, da segnalare tra le altre It’s No Texas, che arriva dal celebrato Pack Up The Circus, Doreen, una cover del compianto Mark Sandman leader dei Morphine, Mississippi Mud, fino alla chiusura con Willing To Be Lucky. Tutto il concerto rimanda ad una situazione calda e familiare che esalta lo spirito delle canzoni che vengono presentate. Session Americana sono attualmente una delle più importanti band contemporanee, assistere a un loro spettacolo è un’esperienza che ti trasporta fuori dal tempo, proiettandoti in una dimensione spazio-temporale in cui le distanze sono annullate. Un concerto bellissimo, di quelli che se ne vedono pochi, dove gli artisti hanno messo in luce le loro doti artistiche, alternandosi agli strumenti e al canto, di fronte ad un microfono old style, come nella migliore tradizione bluegrass. Palco affollatissimo a fine concerto con una folle jam che include Session Americana, il gruppo dei Fireplaces, Emanuele Marchiori (The Beards), Riccardo Vianello (Truma), tutti a squarciagola sulle note di Passionate Kisses di Lucinda Williams e Fisherman Blues dei Waterboy. Che serata ragazzi!

Andrea Masiero

 

Foto di Andrea Masiero

 

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