SIS FELIX
“Figures”
(1235877 Records DK, 2019)

Secondo lavoro per i Sis Felix, gruppo foggiano già recensito nel 2016 sulle pagine di Frastuoni. Questa seconda uscita è un EP composto da quattro preziose allusioni sonore che confermano le positive sensazioni destate con il precedente Motionless Thinking. Spaziando tra i brani ci si imbatte in momenti sovversivi a tinte chiaro-scure e testi inquieti, elementi tipici nell’iconografia dark. Ma le canzoni vanno ben oltre l’ovvietà di una qualsiasi definizione e gli orizzonti stilistici espressi altro non sono che il risultato del background dei musicisti della band. L’amore verso i Sound o i Comsat Angels aleggia senza influire più di tanto. Figures vive di una forma bivalente; nella prima parte esteriorizza la musica nella sua struttura multiforme fatta di alterazioni e linguaggio acquisito. La title-track ma soprattutto My Suffering Soul, dove la voce di Roberto Pellicano esprime al meglio della sua forza, evidenzia chiaramente l’attitudine scelta. La seconda è invece giocata su ritmi soffusi dai suoni esistenziali. Le trame costruite dalle linee di basso di Alessandro Brescia corrono su tappeti dove il resto della formazione, Savio Albanese alla chit earra, Davide Cavallo alle tastiere Raffaele Addivinelo alla batteria, trovano terreno fertile; lo splendore del passato e la magia del presente si mescolano riuscendo a far brillare il disco di una luce propria. Lonely e la conclusiva Sensation fanno sognare; un sogno di mindsiana memoria dai forti risvegli e dagli epici sussulti.

La valenza di Figures è l’ennesima dimostrazione del talento dei Sis Felix e l’energia che sprigiona l’EP ci autorizza a pensare che quando sarà pronto l’album potremo parlarne solo in termini di capolavoro.

Luca Sponzilli