Tag: Giuliano Manzo

MAX FUSCHETTO

Salve Max, il tuo ultimo album Sùn Nà mi è piaciuto molto, come ho avuto modo di scrivere nella recensione di qualche mese fa per Frastuoni, credo sia davvero un lavoro innovativo ed al tempo stesso rispettoso della tradizione. Contiene almeno cinque grandi brani, e il resto non è da meno, penso renda davvero l’idea

MAX MAFFIA & THE EMPTY DAYBOX
"A Better Place"
(CD Baby / Daybox, 2015)

Già leader di uno storico gruppo campano, i salernitani Peanuts che negli anni ’90 sono stati rappresentativi di un nuovo corso della scena locale, Max Maffia vanta una lunga militanza musicale in varie vesti, come produttore, compositore, autore di colonne sonore e, ovviamente, non ultima, musicista col “piglio” e pregio della contaminazione, uno insomma che

MAX FUSCHETTO
"Sun Na"
(Hanagoori Music, 2015)

Ci sono dischi che, inspiegabilmente e inconsciamente, mi ricongiungono col mondo, allontanandomi dalla solitudine che la globalità virtuale del medesimo spesso comporta. Sun Na di Max Fuschetto è sicuramente catalogabile tra questi. Sassofonista, oboista e compositore, come si legge nelle sue note biografiche, Fuschetto possiede cultura e padronanza di linguaggi musicali sorprendenti che gli consentono

ARCANE OF SOULS
"Cenerè"
(Autoprodotto, 2015)

Era da un pezzo che non si sentiva un autore come il nostro, dal profondo sud calabrese, ed è chiaro che il metro di paragone con Rino Gaetano, che può sembrare esagerato, ascoltando per bene questo secondo album di Arcane Of Souls, aka Alfonso Surace, può starci e calzare. Dagli anni dell’autore di Gianna sembra

LE CAPRE A SONAGLI
"Il Fauno"
(Autoprodotto / Hashtag, 2015)

Il nome della band avrebbe fatto la gioia di zio Zappa. Loro sono bergamaschi, ma l’indicazione geografica, mai come in questo caso, è assolutamente atipica. Le Capre A Sonagli sembrano più il frutto di un rito voodoo allestito nel deserto del Mojave, a nord est di Los Angeles, talmente avariato da sconvolgere anche gli Dei

PSYCHOPATHIC ROMANTICS
"S/T"
(Autoprodotto, 2014)

You Can’t Judge A Book By The Cover è il titolo di un vecchio pezzo del ’62 di Bo Diddley, che invitava, giustamente, a non fermarsi all’immagine di copertina nel giudicare la qualità letteraria di un libro. Lo stesso discorso credo valga, sostituendo, parafrasando il buon Diddley, un disco al libro, per la musica ivi contenuta. Non è

SALVO RUOLO
"Canciari Patruni 'Un È L'bittà"
(Controrecords, 2015)

Capita sempre più raramente di imbattersi in cantastorie, se poi questa figura è ricoperta da un autore che scrive e canta in vernacolo, allora ci troviamo di fronte ad un evento più unico che raro. Un ruolo importante quello del cantastorie, per comprendere meglio l’evoluzione del nostro folk cantautorale, ricoperto negli anni ’70 da autori

PATTI SMITH
(Napoli, 8 dicembre 2014)

Sembra che la signora della new wave si sia affezionata al nostro paese e in particolar modo alla Campania, dal momento che dall’uscita del suo ultimo album in studio, Banga, nel 2012 è tornata ben quattro volte. L’ultima volta è stata protagonista di un happening col suo Patti Smith Group addirittura in quel di Scario,