Il post rock divergente dei ROME
“Rome”
(Thrill Jockey Rec., 1996)

Il Post Rock anni ’90 Il post-rock è stata l’ultima grande rivoluzione del rock alla fine del secolo scorso. È riduttivo definirlo un genere perché le sue molteplici sfaccettature rendono difficoltosi i tentativi di conchiudere una musica così sfuggente in steccati e recinti. Diciamo che il post-rock è stata un’attitudine, ma non un’attitudine prima (sub)

AROOJ AFTAB
“Night Reign”
( Verve Records, 2024)

Dopo il tripudio dell’album Vulture Price (2021) che le valse l’encomio della critica e una canzone inserita nella compilation estiva di Barack Obama nel 2021, ecco Arooj Aftab affacciarsi al fatidico traguardo del quarto album. A rincarare la dose la vittoria del Grammy Award nel 2022, prima artista pakistana ad aver ricevuto l’ambito premio. Da

BETH GIBBONS
“Lives Outgrown”
(Domino Recording Company, 2024)

Beth Gibbons non è un’artista che si espone troppo. Nella sua più che trentennale carriera ha pubblicato pochissimi dischi, 3 con i Portishead (4 se comprendiamo il Roseland NYC Live), uno con l’ex bassista dei Talk Talk, Rustin Man (il bellissimo Out Of Season del 2002) e una collaborazione con l’orchestra sinfonica della radio nazionale

RICHARD THOMPSON
“Ship To Shore”
(New West Records, 2024)

Una gran bella notizia, un nuovo album del decano 75enne musicista inglese Richard Thompson, Ship To Shore: è uscito il 31 maggio 2024 su New West Records, a sei anni dal suo precedente lavoro 13 Rivers (2018). Thompson è da sempre chitarrista, cantante, compositore di altissimo livello ma questo non è certo un mistero per

KING HANNAH
“Big Swimmer”
(City Slang, 2024)

Alla fine è arrivato, il duo britannico composto da Hannah Merrick alla voce e Craig Whittle alla chitarra, realizza il secondo full-lenght. Dopo I’m Not Sorry, I Was Just Being Me del 2021, molto apprezzato da pubblico e critica, i King Hannah danno alle stampe gli 11 brani dell’album dal titolo Big Swimmer. Ciò che

THE MAVERICKS
“Moon & Stars”
(Mono Mundo Recordings, 2024)

I Mavericks sono da sempre uno dei gruppi più distintivi e caratteristici della comunità della musica country e roots da quando si sono fatti notare con From Hell To Paradise nel 1992, per poi sfondare definitivamente, con What A Crying Shame, due anni dopo. L’aspetto più singolare che rende la loro carriera particolarmente interessante, stimolante

PAUL WELLER
“66”
(Polydor, 2024)

Chiariamo subito, a scanso di delusioni e/o eventuali trepidanti aspettative da parte di nostalgici o vecchi mod fans del 66enne modfather Paul Weller (compleanno e titolo del disco coincidono intenzionalmente) di Sheerwater, Woking/Surrey: anche in 66, 17esimo suo lavoro in studio, sono quasi del tutto latitanti tracce di schitarrate e di ectoplasmi musicali di vecchie

Strawberry Fields – Volume 3
A Trip With …

THE YOUNGBLOODS
“Elephant Mountain”
(RCA Records, 1969)

Verso la fine degli anni ’60 gli Youngbloods, trio proveniente da New York composto da Jesse Colin Young (voce, basso, chitarra elettroacustica), Lowell Levinger (chitarre, tastiere, pianoforte elettrico, armonica, clavicembalo) e Joe Bauer (batteria), pubblicavano, dopo l’omonimo debut ed il sequel Earth Music, entrambi del 1967, il loro capolavoro Elephant Mountain, album contenente un patrimonio