MORENO PADOAN
"Until The Numbness"
(Xonar, 2015)

Moreno PadoanRovigo, Xonar Studios. Moreno Padoan è figura versatile ed ecclettica del panorama elettronoise italico, produttore discografico grazie alla sua indie label Xonar Records, ma anche mente creativa, in sodalizio con Roberto Beltrame, del progetto “noise” Artcore Machine, non per ultimo dedito a sperimentazioni dark-ambient sotto lo pseudonimo di Otur Boyd.

Until The Numbness, finito di registrare nell’ottobre dello scorso anno, è il titolo del primo lavoro discografico a suo nome, una piccola sorpresa che farà incuriosire molti degli ascoltatori dediti a sonorità ambient-experimental. Un lavoro che, rispetto al suo cliché, si arricchisce di una visione più “soft” della materia musicale e dell’utilizzo dell’elettronica, dall’incrocio del pianoforte e degli archi fino alla creazione di carmici space-drone. Can’t Wake Up e Holding My Breath spaziano tra umori ambient e sofisticate sovrastrutture synth-oriented, Consequence pulsa di una emotività trasversale, grazie anche alle melodie che traspirano dal piano. Strategie etniche aprono a mondi possibili in Starting Over. A Glimmer e Across The Oblivion, le mie due composizioni preferite, alzano il tiro con evanescente creatività, tra ambient di classe e vibrazioni “ethereal”. Ancora i sussurri di un piano nella crepuscolare e irruente Anything. Arriviamo in chiusura con la ossessiva Erase Everything, nove minuti e 36 secondi che, in qualche modo, ci danno un idea generale del “mood” e dell’ispirazione compositiva di questo alchimista della tecnologia sonora.

… across the oblivion.

Marco Pantaleone